Skip to content

Risarcimento danni cane morso da un altro cane

Il compito del padrone è tenere a bada il proprio amico a quattro zampe con il guinzaglio e fare in modo che questo non sfugga al suo controllo, provocando danni a terzi.

Chi ha in custodia un cane, sia che si tratti del proprietario che di altra persona ad esempio il coniuge o il dog-sitter, è responsabile di tutti i danni procurati dall’animale e la responsabilità è sia penale che civile.

In buona sostanza, chi ha in mano il guinzaglio o sta portando a spasso il cane rischia tanto una incriminazione per il reato di lesioni personali (aspetto penale), tanto una condanna a risarcire i danni procurati a terzi (aspetto civile). 

La responsabilità si può evitare solo se si dimostra che l’aggressione è avvenuta per “caso fortuito” come nel caso in cui la vittima abbia stuzzicato il cane, lo abbia indispettito o lo abbia minacciato con un bastone. 

Non rientra nel caso fortuito la condotta imprevedibile e repentina del cane che, ad esempio, abbia azzannato una persona che lo ha accarezzato o che si trovava sullo stesso marciapiede. Il fatto che l’animale abbia agito sul più bello e senza un’apparente causa non esime da colpa il proprietario.

Insomma, il mutamento di umore del quadrupede non è una scusa per non risarcire i danni alla vittima, a meno che non sia stata questa, con il proprio comportamento colpevole, a determinare la reazione violenta e istintiva dell’animale.

La responsabilità scatta anche quando si tiene il cane al guinzaglio e questi, con uno strappo improvviso, riesce a liberarsi o quando scavalca il cancello del giardino in cui è custodito o rompe la catena a cui era assicurato. Per legge infatti il proprietario dell’animale è responsabile anche se questo fugge o si smarrisce. 

Altresì nel caso si verifichi una rissa tra cani risponde degli eventuali danni non il cane che per primo abbaia o che istiga l’altro, ma il cane che per primo aggredisce l’altro.

Questo perché è compito del padrone tenere a bada il proprio amico a quattro zampe con il guinzaglio e fare in modo che questo non sfugga al suo controllo, provocando danni a terzi.

Il nostro studio potrà agire su due fronti penalmente ossia presentare una querela penale, alle forze dell’ordine o direttamente alla Procura della Repubblica, o procedere in sede civile per la richiesta del risarcimento del danno.

Se si agisce penalmente, l’azione civile resta sospesa fino alla decisione del giudice penale. Il quale liquiderà anche una “provvisionale” in attesa della definitiva quantificazione del giudice civile. La vittima che agisce anche penalmente è però tenuta a costituirsi come «parte civile» nel processo; diversamente non potrà sperare nel risarcimento.

In alternativa la vittima può azionare solo la tutela civile per ottenere direttamente l’indennizzo, disinteressandosi dell’azione penale.

L’assistenza fornita dello studio

  • Prima consulenza gratuita
  • Ricostruzione dell’evento
  • Anticipo di tutte le spese di cura, se necessarie
  • Richiesta risarcimento

Ogni consulenza dello studio Fiorilla inizia sempre da un ascolto scrupoloso delle esigenze del cliente, in modo da valutare quali strumenti e soluzioni adottare in concreto per una serena risoluzione del caso.
Al cliente viene successivamente garantito un sistematico aggiornamento sugli sviluppi della pratica.

Il Cliente per la richiesta di risarcimento del proprio cane deve essere in possesso della seguente documentazione:

  • Generalità del proprietario del cane: se il proprietario tenta di fuggire, è sufficiente scattare una fotografia e sarà identificato successivamente dalle forze dell’ordine.
  • Avvisare, se necessario, le autorità
  • Raccogliere completa documentazione medica, man mano che la si ha a disposizione.
Apri Chat
Come possiamo aiutarti?
Ciao,
come possiamo aiutarti?